Torrione del Castello Orsini, via Dora D’Eboli, snc – 00061
Telefono:
360805841
Il museo, fondato nel 1992 dall'Associazione culturale "Sabate" e in seguito dedicato alla memoria del suo ideatore, scomparso nel 1996, nasce allo scopo di testimoniare, attraverso l'esposizione di manufatti, aspetti e caratteri dell'identità culturale e storico-tradizionale di Anguillara.
Il Museo, suggestivamente allestito nel Forno costruito dopo l’ultima guerra per la cottura del pane per la popolazione locale, conserva una serie di materiali che testimoniano la storia della vita e delle attività delle popolazioni dei Monti Simbruini dall’Ottocento alla metà del Novecento. Si tratta di strumenti e oggetti relativi alla vita dei campi, all’allevamento di ovini, alla lavorazione della lana, alla macellazione della carne ma anche naturalmente, vista l’ambientazione, alla lavorazione e cottura del pane. Visitabile su richiesta.
Il Museo, inaugurato il 12 giugno 2010 con la cura del prof. Vincenzo Padiglione, è diviso in quattro sezioni: La fortuna dell’Infiorata; Simboliche del rito; L’opera corale; Quale arte.
Convento San Francesco, Località San Francesco, 00030 Bellegra
Telefono:
06.9565291
Fax:
06.9566148
Il Museo, fondato tra il 1928 e il 1931, allestito all’interno del Convento e recentemente riaperto dopo i danni subiti a seguito del terremoto del 2005, illustra i caratteri e la spiritualità della vita francescana tra XVIII e XX secolo in riferimento ad alcune figure di santi e beati che vissero in questo luogo; infatti gran parte del percorso museale attraversa le celle in cui vissero i frati dove risalta l’assoluta semplicità degli ambienti, arredati con pagliericcio, tavolino, sedia e crocifisso. Vi si conservano in prevalenza oggetti di uso quotidiano della comunità e reliquie del periodo storico preso in esame.
Colle San Giovanni (jo casino) - S.S. Carpinetana 609 km 18.800
Telefono:
06/9719165
Il Museo, privato, racconta la civiltà agropastorale dei monti lepini attraverso una ricca raccolta di oggetti originali del XIX e XX secolo. Gli strumenti del lavoro umano e dell’artigianato locale sono collocati in una struttura abitativa tipologicamente inconfondibile quale la capanna.
Le capanne, sia quella a pianta circolare e copertura conica, utilizzata dall’uomo, sia quella a pianta ellittica e copertura a due spioventi, utilizzata come ricovero delle greggi durante l’inverno, sono state costruite secondo i canoni dell’antica tecnica locale con base di scapoli calcarei e copertura a pali e strame. Orari: mercoledì 8,30-13; sabato e domenica 8,30-13 e 15-18,30. La visita, guidata, dura 1 ora ca. Ingresso ad offerta libera Come raggiungere il museo
Via del Convento, 83 – 00031 (1 Km ca. dal paese, direzione Ovest, lungo la strada per Giulianello)
Telefono:
06951911
Fax:
069519408
All'interno del complesso conventuale di S. Maria del Gesù, edificato tra il 1629 e il 1633 per volere di Scipione Borghese che lo affidò ai PP. Riformati di S. Francesco, è ospitato un piccolo museo di arte sacra, allestito dagli stessi religiosi.
Vi si trovano antiche suppellettili d'uso liturgico, paramenti liturgici ricamati e laminati in oro dell'Ottocento, nonchè cimeli di diversa cronologia e provenienza importati dalla Cina dia padri missionari. Alle pareti sono collocate tele provenienti dalla chiesa conventuale ascritte al XVII secolo. Può essere indicata come sezione specializzata la piccola raccolta dedicata alla memoria del padre missionario Ginepro Cocchi, ucciso nella missione "Giovanni da Montecorvino" di Taiyuan nel 1939. Fotografie, documenti e cimeli ricordano la figura e l'opera del francescano di cui è in corso il processo di beatificazione. Orario:
9-12, esclusi sabato e domenica, previa prenotazione telefonica
Il Museo del Giocattolo è stato inaugurato nel marzo del 2005 ed ha la sua sede all’interno del cinquecentesco Palazzo Rospigliosi, dove si estende, per circa 1400 metri quadrati.
Il Museo presenta un duplice significato. Da un lato rappresenta la memoria dell’identità civile di un borgo – sviluppatosi in epoca medievale attorno alla famiglia Caetani – e che è arrivato ai nostri giorni, conservando una struttura minuta e caratteristica, disegnata a partire dalla sua torre quasi millenaria.
Il "Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene" nasce dall’eredità di un precedente allestimento - il primo della Regione Lazio a carattere demoetnoantropologico - frutto dell’incontro fra collezione di oggetti e ricerca sul territorio. Da questa convergenza nacque la prima esposizione nel 1980, poi rinnovata ed accresciuta all’inizio degli anni Novanta.