Museo Civico Archeologico "Villa di Traiano"

Il Museo Civico Archeologico “Villa di Traiano”, inaugurato il 20 Giugno 2004, posto all’interno dell’area archeologica negli ambienti di due piccoli casali rurali appositamente restaurati, è frutto di un accordo tra il Comune di Arcinazzo Romano, la Regione Lazio e il Ministero dei Beni Culturali a favore della ricerca, la tutela, la musealizzazione e, infine, la valorizzazione dell’area archeologica.
Strumento indispensabile per la lettura e la comprensione della residenza imperiale, il Museo ospita la collezione dei più significativi reperti rinvenuti nel corso delle recenti campagne di scavo, allestiti in modo da esprimere al meglio la funzione, prevalentemente didattica, della raccolta.
Quest’ultima comprende elementi architettonici impiegati nelle strutture murarie dei fabbricati della villa, con particolare attenzione ai contrassegni di fabbrica e di cava, alle sigle e ai marchi di laterizi e marmi che  aiutano a comprendere le dinamiche di produzione, trasporto e messa in posa dei materiali nei cantieri romani. Caratteristici, ancorché piuttosto diffusi, i laterizi recanti impronte di animali selvatici, impresse durante l’essiccazione precedente alla cottura, quali cervidi e lupi, specie oggi non più attestate nella zona.
Una seconda parte della raccolta è dedicata poi all’instrumentum domesticum, insieme di oggetti quotidiani e attrezzi d’uso comune, testimonianza diretta della vita all’interno del complesso residenziale. Tra questi, sono di particolare rilievo alcuni esempi di ceramica invetriata di raffinata ed elegante fattura. Dall’area del giardino monumentale provengono un bacino strigilato in marmo e alcuni vasi forati, impiegati per la realizzazione di una vera e propria scenografia di fiori, vegetazione e piante aromatiche, tipica dell’ars topiaria romana.
Un campionario di frammenti di lastre parietali e cornici compone la sezione destinata ai marmi, a dimostrazione di quanto fossero numerose le varietà di questo pregiato materiale impiegate nell’arredo delle sale della Villa.
Dal 30 Giugno 2007 la collezione del Museo si è inoltre arricchita di un prestigioso reperto marmoreo: la mensola con decorazione a bassorilievo a tema marino proveniente dal ninfeo monumentale del triclinio facente parte di un gruppo di quattro rinvenute in situ, rubata anni fa e recuperata dal Nucleo Tutela del Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza nel 1997.
Completano l’esposizione importanti esempi di pitture e di stucchi parietali, rilevanti sia per la fattura che per il buono stato di conservazione, nonostante le estese e ripetute spoliazioni antiche e moderne che il complesso ha subito.
Numerosi  pannelli illustrativi (multilingue) guidano  il visitatore e approfondiscono gli aspetti principali delle ricerche finora effettuate.

Come arrivare:
Auto: Autostrada A1 uscita al casello Anagni, seguire le indicazioni per Fiuggi e poi Altipiani di Arcinazzo. Autostrada A24 uscita al casello Vicovaro - Mandela seguire le indicazioni per Subiaco e poi Altipiani di Arcinazzo.
Autolinee CO.TRA.L: partenza dalla Stazione Ponte Mammolo - Metro B, direttrice Autostrada A24/Prenestina-Tiburtina

Orario apertura: invernale (16/9-31/5)

Mart. – Mer. – Ven. 9-13; Sab. – Dom. 9,00-15,00; Lun. e Gio. chiuso
 

Orario apertura: estivo (1/6 -15/9)

Mar. – Mer. – Ven. 9,00-13,00 e 16-20; Sab. – Dom. 10,00-13,00 e 16-20; Lun. e Gio. chiuso

Biglietto di Ingresso:

€ 3,00; € 2,00 (ridotto residenti e gruppi oltre 20 unità) Servizio visita guidata: incluso
 
(testo: coop. il Betilo)

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