Pinacoteca di San Silvestro

Comune : Montecompatri
Pinacoteca di San Silvestro
Indirizzo: 
Convento dei Padri Carmelitano, Via di S. Silvestro, 72 - 00040
Telefono: 
06/9485023
Fax: 
06/9485023
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L’eremo di S. Silvestro venne affidato dal pontefice Clemente VIII, nel 1604, alla nuova Congregazione italiana dei Carmelitani Scalzi, che promosse i lavori di ricostruzione dell’edificio rifondando l’ala conventuale e in seguito l’edificio ecclesiale, ultimato nel 1660. L’ambiente destinato alla Pinacoteca insieme al coro e alla stessa chiesa conventuale custodisce un’importante raccolta di pittura sacra del XVII secolo, testimonianza di fasi stilistiche diverse, pur legate dal denominatore comune rappresentato dalla pertinenza al Ritiro di S. Silvestro e dalla destinazione spiccatamente devozionale delle opere. Si tratta infatti, per lo più, di tele di piccolo formato, realizzate per il culto e la devozione dei membri della comunità dei Carmelitani Scalzi o dei religiosi che eremo usi trascorrere periodi di ritiro nell’eremo tuscolano. Tali immagini di preghiera, donate dai diversi rettori del convento o dai benefattori del monastero teresiano, compongono una quadreria ordinata su tre pareti della vasta sala rettangolare. Il più antico è il piccolo quadro con la Vergine introno con il Bambino e S.Giuseppe tra i SS Giovanni Battista e Giovanni Evangelista. Agli anni del pontificato di paolo V Borghese (1605 - 1621), risalgono i dipinti di scuola o d’ambito caravaggesco, tra i quali figurava anche il S Giuseppe Falegname di Gerrit van Hontorst, trafugato nel 1976. Da originali di Caravaggio derivano due tele raffiguranti la Cena in Emmaus, una delle quali fedelmente riproducente il quadro di Caravaggio d’analogo soggetto conservato alla National Gallery di Londra. Si segnalano le tele di piccolo formato con i Quattro Dottori della Chiesa e la Coronazione di spine, attribuita alla cerchia franco fiamminga di Bartolomeo Manfredi. Supera la metà del Seicento il nucleo delle opere del perugino Gian Domenico Cerrini, di tendenze classicistiche ispirante ai modelli bolognesi, cui sono attribuiti la Maddalena penitente, il Cristo alla Colonna e la Preghiera di Cristo nell’Orto (nella sala capitolare).

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