Il Comune della settimana: San Vito Romano

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Sulle propaggini orientali della catena dei Monti Prenestini, in posizione dominante sulla valle del Sacco, si estende San Vito Romano. La zona fin dal X secolo a.C. fu abitata dagli Equi, che resistettero ai Romani  fino al 456 a.C. Le terre degli Equi furono attribuite dai Romani ai propri veterani e ai reduci.
In epoca romana San Vito si chiamava Vitellia, poichè, come afferma Svetonio, la località fu difesa contro gli Equi, che tentavano di conquistarla, dalla famiglia dei Vitelli. Riguardo l'origine del nome odierno, è citato un Castrum Sancti Viti in un documento della Curia prenestina. La denominazione fu senz'altro prescelta dai monaci benedettini, che vollero dedicare il paese a San Vito e, nello stesso tempo, conservare la radice del nome dell'antica Vitellia. 
Il paese subì le invasioni barbariche e, alla fine del VI secolo, la dominazione longobarda; testimonianza è la località "La Corte", nome con cui i Longobardi chiamavano le ville, che erano insieme abitazioni, costruzioni rurali e centri fortificati. Nel IX secolo a causa delle scorrerie dei Saraceni, gli abitanti fuggirono sulla rupe, rifugiandosi tra le profonde caverne naturali. Gli scampati alla strage, aiutati dai monaci benedettini, iniziarono la ricostruzione di un nuovo centro.
Sulla sommità della rupe fu eretta una fortezza intorno alla quale si formò l'abitato di San Vito, che fu feudo dei monaci fino all'anno 1180 quando subentrarono i Colonna, i quali si preoccuparono subito di rendere il castello inespugnabile, con nuove opere di fortificazione e circondandolo con una strada detta "La difesa". Il borgo che si costituì risale al XIV secolo ed è quasi intatto.
La famiglia Colonna rimase feudataria fino al 1565, quando un suo celebre discendente, Marcantonio, gravato dai debiti, fu costretto a cedere alcune proprietà. San Vito fu acquistata dai Massimo, ma dopo dieci anni passò nelle mani dei Theodoli. Al Cardinale Mario Theodoli si deve la costruzione di "Borgo Mario", che sorse sopra un piano artificiale, creato pareggiando le punte del roccione e riempiendo i dirupi, ad un livello più alto della parte antica, A Carlo Theodoli si deve invece la sistemazione del castello con la caratteristica forma a nave.
(da Provincia di Roma)
 
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Galleria fotografica: 
San Vito Romano, panoramica
San Vito Romano, SS. Sebastiano e Rocco
San Vito Romano, S. Maria de Arce
San Vito Romano, Castello Theodoli
San Vito Romano, Castello Theodoli
San Vito Romano, Castello Theodoli
San Vito Romano, Castello Theodoli
San Vito Romano, Castello Theodoli
San Vito Romano, Madonna di Compigliano
San Vito Romano, S. Biagio
San Vito Romano, S. Biagio
San Vito Romano, S. Biagio fonte battesimale
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