Il Comune della settimana: Olevano Romano
Il territorio di Olevano era sicuramente abitato al tempo dell'espansione romana nell'Italia centrale come testimoniano le "Mura Poligonali" attribuite agli Equi. Probabilmente fu uno di quei trentuno "oppida" (centri fortificati d'altura) che sferrarono numerosi attacchi ai Romani per esserne poi sconfitti e conquistati. Integrato nello stato romano, raggiunse nella tarda età imperiale un ruolo di una certa importanza. Sono ancora visibili resti di ville patrizie.
Il primo documento medioevale che parla di Olevano è una bolla di Papa Giovanni XII nel 958 con la quale si riconfermavano tutti i beni al Monastero Benedettino di Subiaco. Tra alterne vicende il paese fu dapprima sotto il dominio del Frangipane, poi dei Colonna, degli Orsini, ancora dei Colonna e alla fine dei Borghese. L'ultimo signore di Olevano fu il principe Camillo Borghese marito di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone.
Durante la lotta per il Risorgimento e l'unità d'Italia, Garibaldi il 20 aprile 1849 entrò in paese sul suo cavallo bianco e dall'alto della sua fortezza esplorò il territorio circostante in direzione dei confini del Regno di Napoli. Questa scena fu immortalata dal pittore Carlo Knebel che era presente (il quadro è esposto a La Sarraz, Svizzera). Il paese è stato polo della pittura romantica tedesca dell'800 ed è attualmente sede di un Centro appartenente all'Accademia di Belle Arti di Berlino, sita in località Villa della Serpentara, riferimento di tedeschi che continuano ancor oggi a studiare e a riprodurre i paesaggi di Olevano.
(da Provincia di Roma)
Musei presenti nel territorio comunale