Il Comune della settimana: Jenne
Il piccolo centro è situato sulle pendici del Monte "Pratiglio", nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini.
Il nome Jenne (detto anche Gheanna e Ghenne) deriva, secondo alcuni, da "inferno" che si può ricondurre al nome delle belle grotte dell' "Inferniglio".
Le origini di Jenne si pensa debbano risalire al periodo dell' "incastellamento" della Valle dell'Aniene. Le prime notizie certe si hanno nel 1052 quando il paese è menzionato tra le proprietà dell'Abate Giovanni V.
Jenne fu conquistata (1079 circa) da Ildemondo della famiglia dei Conti di Tuscolo insieme ad Arcinazzo e Affile. L'Abate Giovanni riconquistò nuovamente Jenne nel 1113 per concederla in feudo al Vescovo di Alatri che a sua volta la diede alla famiglia degli "homines" di Trevi.
Il feudo fu dato nuovamente all' abate Simone, nel 1176 a Filippo di Marano, primo signore di Jenne, proavo di Rinaldo II, futuro Papa Alessandro IV, che ne ereditò i diritti feudali.
Quando Papa Alessandro IV morì, Jenne toccò a Rinaldo III. Nel 1300 i figli di Rinaldo cedettero Jenne al Cardinale Francesco Caetani. Nel 1639 Papa Umberto VIII Barberini concesse "in perpetuo" la proprietà del paese all' Abbazia di Santa Scolastica.
Sotto il pontificato di Benedetto IX Lambertini il governo del luogo fu assunto direttamente dalla Sacra Congregazione del Buon Governo con sede a Roma.
(da Provincia di Roma e comune di Jenne)
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