Museo Civico Archeologico O. Nardini

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Istituito nei primi anni del Novecento ad opera di Oreste Nardini, una delle figure più significative della storia cittadina, a cui è stato intitolato nel 2001, questo museo conserva le più antiche e preziose testimonianze storico-archeologiche del territorio e vanta opere di straordinaria importanza, come il famoso Sarcofago delle fatiche di Ercole, noto alla letteratura artistica internazionale anche con il nome di Sarcofago di Velletri. Impianto museologico e museografico: su una superficie di circa quattrocento metri quadrati l’itinerario espone circa quattrocento reperti, tra cui spicca il monumentale Sarcofago di Velletri (II sec. d.C.). Questo sarcofago, definito anche Sarcofago delle fatiche di Ercole per il particolare rilievo che il mito di Ercole assume nella sua ricca decorazione, è ritenuto un unicum archeologico, una delle opere più significative dell’arte romana. Altri reperti importanti del Museo sono: la “Lastra dell’Orante”, una lastra sepolcrale del IV sec. d.C. con scene del Vecchio e Nuovo Testamento e le cosiddette “Lastre Volsche”, terrecotte architettoniche della seconda metà del VI sec. a.C. con raffigurazioni di banchetti, consessi, processioni e corse di cocchi. L’allestimento si articola su due piani, secondo un criterio cronologico e tematico, documentando la storia del territorio veliterno dall’epoca protostorica all’Alto Medioevo. I due piani del Museo, il pianterreno e la zona soppalcata, rappresentano idealmente i “due piani” dell’esistenza umana: al piano terra sono affrontate, in sette sezioni, tematiche legate alla vita quotidiana, mentre nelle tre sezioni del piano soppalcato emergono temi connessi alla sfera spirituale (riti funerari, architettura e iconografia sacra). Per le iniziative e gli eventi in corso consultare la sezione "eventi musei [7]".
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